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iPhone 14 Pro ha dominato il mercato smartphone premium 2022/23

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In base agli ultimi dati comunicati da Counterpoint, iPhone 14 Pro di Apple ha dominato la scena del mercato smartphone premium nel 2022.

Alla luce dei dati che sono stati diffusi nelle scorse ore da Counterpoint, per la prima volta in assoluto oltre la metà degli smartphone venduti a livello globale lo scorso anno erano dispositivi premium del valore di oltre 600 dollari. Tra essi a dominare la scena è stata Apple con il suo iPhone 14 Pro che è stato lanciato lo scorso autunno e che ha saputo sin da subito attirare l’attenzione di tutti gli appassionati (e non) per le sue specifiche tecniche.

iPhone 14 Pro è il re del mercato smartphone premium 2022

Andando più nello specifico, grazie al suo smartphone, l’azienda di Cupertino è riuscita a portare a casa il 23% di tutte le vendite negli ultimi tre mesi dell’anno, soppiantando Samsung che invece ha totalizzato soltanto il 15%.

Apple, inoltre, ha dominato il segmento premium con il 75% delle vendite, compiendo quindi un passo in avanti, nonostante le difficoltà di fornitura derivanti dalla pandemia da Covid-19 e dalle correlate rivolte dei lavoratori di Foxconn, rispetto al 71% totalizzato l’annata precedente.

Riportiamo di seguito, in forma tradotta, un estratto del report che descrive alla perfezione lo scenario designato poc’anzi.

Tra gli OEM, le vendite per Apple sono cresciute del 6% su base annua nel mercato premium, espandendo la sua quota per catturare tre quarti delle vendite totali nel segmento.

Apple avrebbe potuto crescere di più se non fosse stato per l’interruzione della fornitura di iPhone 14 Pro e Pro Max durante l’alta stagione delle vacanze nel 2022. Apple ha anche guadagnato dal declino di Huawei in Cina.

Da tenere presente che le spedizioni di Apple sono andate ad aumentare trimestre dopo trimestre, unitamente soltanto ad OPPO, raggiungendo il 42% del totale. Il dominio dell’azienda, inoltre, risulta essere maggiore in Nord America, dove ha totalizzato il 57% delle spedizioni, e in Asia. In Europa e nella zona LATM, invece, il gruppo di Cupertino non ha dato il meglio di sé.

Posted in: News

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